Begotten - 1991

sabato 29 maggio 2010

La Quiete - Ofelia

Il suo nome è Ofelia. Pelle candida e zigomi cosparsi di efelidi, capelli rossastri e ricci, un sorriso fra l'innocente e l'enigmatico. Sempre allegra, le sue lacrime sono rari doni, versati solo per le persone che ama. L'amore è tutto, vittima e assassino.
Il suo nome è Ofelia, insicura, estroversa, logorroica e dolce. Una compagnia femminile difficile da rifiutare. Non spicca per la sua bellezza, quanto per la sua capacità di tenere unito il suo gruppetto di amici. Nessuno più bello, intelligente, colto o sensibile dell'altro. Nessuno più di destra o di sinistra, ribelle o conformista. Sono tutti lì, a sorseggiare vodka, insieme come sempre, nessuno esiste più dell'altro. Forse solo Ofelia, attira più luce degli altri.
L'autunno è la sua stagione.
Quando le foglie cadono lei adora pedalare sulla sua bici più che d'estate, più che in primavera o in inverno. In autunno la bicicletta rende più teatrale e romantico questo gesto. In autunno ci si riscalda insieme, l'afa estiva termina, il fresco comincia ad avvolgere l'aria. Questa è Ofelia, le foglie che cadono.
Passava spesso davanti a quegli alberi chiedendosi il perchè della natura e della vita, perchè Dio, o il destino, aveva deciso che tutti questi esseri, piante, sei miliardi di uomini, cani, gatti e uccelli, dovevano vivere? Il suo ventunesimo autunno, Ofelia morì, sbranata da un cane randagio.

Racconti brevissimi

  1. Un uomo perse le chiavi della macchina, le ritrovò sotto la poltrona.
  2. Una signora passò la serata a sfogliare un libro di Herman Hesse
  3. Un ragazzino di dodici anni andò in coma etilico dopo aver bevuto una bottiglia di Chivas
  4. Una ragazza è stata violentata da un gelataio.
  5. Un uomo è stato accusato di aver ucciso la moglie, il figlio, e di essersi suicidato prima dell'arrivo della polizia.
  6. Un cane rabbioso ha ucciso una donna e il suo bambino di due mesi.
  7. La vecchia signora infine posò il rosario che stringeva fra le mani e avvicinò il cellulare all'orecchio.
  8. Due donne hanno cominciato a spogliarsi in una piazza, palpeggiandosi vistosamente e attirando una folla intorno ad esse.
  9. Il gatto di Joe si stiracchiò a lungo prima di miagolare al suo padrone il suo appetito.
  10. Un uomo si alzò, non stava bene, rimase a letto. (Paolo Migone)
  11. Cristiano entrò nel locale, ne uscì con un occhio nero e il labbro sanguinante.
  12. Un ragazzo cominciò a scrivere le più disparate stronzate che aveva in mente.

martedì 25 maggio 2010

Ciò che non siamo.

DA COMPLETARE
Al buio del suo salotto in disordine, Stefano stava seduto sulla poltrona di pelle rossastra a fissare lo schermo del televisore. Dalla luminosa scatola, la luce in bianco e nero che fuoriusciva proiettava nei suoi occhi castani una scena di Dio mentre si squarcia il ventre con una lama affilata in preda ad una cupa disperazione, il DVD che aveva inserito era il film Begotten. Stefano deglutì, portandosi la mano destra sotto al mento e piegandosi in avanti cercando un appoggio sulle sue gambe, senza smettere di fissare lo schermo, interrotto solo da brevissimi battiti di palpebre che separavano per microscopici istanti la sua mente da quella macabra e grottesca visione.